Il Mito di Carlo Magno e la Chiesa di San Giusto a San Maroto

Il Mito di Carlo Magno e la Chiesa di San Giusto a San Maroto

La Chiesa di San Giusto a San Maroto, oltre ad essere un gioiello dell’architettura romanica delle Marche, è circondata da leggende intriganti che la collegano a Carlo Magno. La particolare struttura dell’edificio ha dato origine a ipotesi suggestive che includono la sua possibile funzione come padiglione di caccia o osservatorio astronomico, legato alla figura del grande imperatore.

Il Padiglione di Caccia di Carlo Magno

Una delle teorie più affascinanti suggerisce che la Chiesa di San Giusto possa essere stata originariamente un padiglione di caccia, probabilmente utilizzato dall’imperatore Carlo Magno. Questa ipotesi si basa sulla pianta centrale circolare della chiesa, che richiama strutture carolingie non solo religiose, ma anche residenziali o ricreative. La sua posizione elevata, su un poggio che domina la valle del Chienti, sarebbe stata ideale per le battute di caccia​.

L’Osservatorio Astronomico Carolingio

Un’altra teoria lega la chiesa all’astronomia: si suppone che potesse fungere da osservatorio astronomico, utilizzato da Carlo Magno e dai suoi cortigiani per l’osservazione del cielo. La cupola circolare e la disposizione architettonica potrebbero aver favorito l’osservazione celeste, un’attività che all’epoca poteva avere significati religiosi e scientifici. Sebbene non ci siano prove concrete a supporto di questa ipotesi, il fascino di tale narrazione contribuisce alla ricchezza del mito intorno a San Giusto​.

La Pianta della Chiesa: Un Capolavoro di Architettura Romanica

La pianta della Chiesa di San Giusto è uno dei suoi elementi più sorprendenti. A differenza delle tipiche chiese a croce latina, San Giusto presenta una pianta circolare, sormontata da una cupola, che richiama influssi orientali e bizantini. Questa peculiarità ha portato molti studiosi a ipotizzare la partecipazione di maestranze provenienti dalla Siria, capaci di realizzare la cupola senza centine di sostegno, un elemento tecnico straordinario per l’epoca​.

La Struttura e gli Elementi Architettonici

L’edificio è composto da una navata centrale circolare, circondata da quattro absidiole radiali che danno equilibrio all’intera struttura. La cupola, priva di strutture di sostegno visibili, è senza dubbio l’elemento più spettacolare. Questa complessità architettonica ha reso San Giusto un unicum non solo nelle Marche, ma in tutta Italia. La chiesa non presenta un ambulacro anulare interno, confermando l’unicità del suo design​.

Cenni Storici: Tra Medioevo e Rinascimento

La costruzione della chiesa risale all’XI-XII secolo, in piena epoca medievale, quando era racchiusa all’interno del castrum di San Maroto, un piccolo castello appartenente ai conti locali. Nel corso dei secoli, la chiesa ha subito numerose modifiche, inclusa la costruzione della torre campanaria e della sagrestia in epoche successive​.

All’interno della chiesa si possono ammirare affreschi e opere d’arte risalenti ai secoli XIV e XV, tra cui una Madonna in trono con Bambino e una Croce astile realizzata dall’orafo Tobia da Camerino. Altri affreschi, come quelli nella torre campanaria, includono rappresentazioni di San Venanzio e della Madonna, esempi della scuola umbro-marchigiana​.

Un Monumento Restaurato e Salvaguardato

Dopo il terremoto del 2016, la Chiesa di San Giusto è stata oggetto di importanti lavori di restauro, che hanno restituito alla comunità e ai visitatori questo prezioso monumento storico. Oggi la chiesa è considerata uno dei più importanti esempi di architettura romanica delle Marche, e la sua storia, ricca di arte e leggende, continua ad attrarre studiosi e turisti da tutto il mondo.

Questa chiesa, con la sua particolare architettura e i misteri che la circondano, rappresenta un patrimonio unico nel panorama storico e culturale delle Marche. Visitarla significa immergersi in un luogo di rara bellezza, dove il sacro si mescola alla storia e alla leggenda.