Il Santuario di Macereto è un importante complesso religioso situato sugli altopiani dei Monti Sibillini, a circa 1.000 metri di altitudine, nel comune di Visso, nelle Marche. Questo luogo sacro è immerso in un contesto naturale mozzafiato e rappresenta una delle maggiori espressioni dell’architettura rinascimentale del XVI secolo.
La Nascita del Santuario
La leggenda narra che nel 1359, un mulo che trasportava un simulacro della Madonna si inginocchiò sul luogo, rifiutandosi di proseguire il viaggio da Ancona al Regno di Napoli. Interpretato come un segno divino, questo evento portò alla costruzione di una piccola chiesa per custodire l’immagine sacra. Con il tempo, la comunità di Visso decise di erigere una chiesa più grande, affidando il progetto a mastri lombardi che operavano in Umbria. La costruzione, iniziata nel 1529 su disegno di Giovan Battista da Lugano, fu completata nel 1556.
Architettura e Arte
Il Santuario, rivestito in travertino, è a pianta ottagonale e presenta tre portali riccamente decorati. La struttura interna è a croce greca con absidi ornate da nicchie. La primitiva cappella al centro è rivestita in pietra e custodisce un altare ligneo dorato del Cinquecento e una copia della statua della Madonna del XV secolo. L’interno è arricchito da opere di Simone de Magistris, tra cui affreschi rappresentanti il Natale di Gesù e l’Adorazione dei Magi. L’altare maggiore, realizzato in marmo travertino, ospita un dipinto di Angelo Righi raffigurante la Resurrezione.
Il Complesso del Santuario
Oltre alla chiesa, il complesso include la Casa dei Pellegrini, la Casa del Corpo di Guardia e il Palazzo delle Guaite, il tutto racchiuso da un recinto murario con portico. Questo portico serviva da rifugio per pellegrini e pastori durante la transumanza, diventando un vivace centro di scambio commerciale.
Conclusione
Il Santuario di Macereto continua a essere una meta di pellegrinaggio e un luogo di straordinaria bellezza architettonica e naturale. La sua storia affascinante e la sua arte lo rendono una tappa imperdibile per chi visita i Monti Sibillini.
Un’Esperienza Unica
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